lunedì 25 marzo 2013

I soldi per il percolato ci sono ma basteranno solo per 5 mesi


PESCANTINA. Sbloccati i fondi per il prelievo della sostanza dalla discarica di Ca' Filissine

Reggiani: «Progetto entro giugno: evitiamo inutili inizi di campagne elettorali, il Comune rischia di trovarsi con debiti di oltre 15milioni»

Sbloccati i fondi per l'asportazione del percolato: l'assessore regionale all'ambiente Maurizio Conte ha dato il benestare all'accordo tra Comune e Provincia per sbloccare circa 800mila euro da impiegare per riprendere l'asportazione del percolato nella discarica di Ca' Filissine. «Almeno con questo stanziamento, che non risolve certo tutto il problema del percolato», esordisce il sindaco Alessandro Reggiani, «potremo cominciare le procedure per riattivare l'asportazione. Credo che, data la situazione ormai insostenibile, procederò con un'ordinanza alla società di gestione Daneco spa perché si attivi al più presto. «Questa prima tranche non esaurisce il problema: quando va bene gli 800mila euro ci potranno bastare per 4-5 mesi. Adesso, evidentemente, dopo un anno e mezzo e più di interruzione delle operazioni di asportazione, dovremo procedere con un intervento massiccio. Il livello del percolato, il liquido che si forma dalla decomposizione dei rifiuti, ad ora è al massimo: ha superato ampiamente i battenti e come sempre accade, quando il clima piovoso riversa in discarica piogge abbondanti, la situazione si aggrava ogni giorno. «Gli stoccaggi sono pieni, come pure le vasche di raccolta delle acqua piovane che poi di fatto diventano percolato». Sull'altro versante del problema di Ca' Filissine, continua la discussione alla Commissione Via regionale del progetto per il nuovo impianto. «Ora l'urgenza», prosegue Reggiani, «è di arrivare alla definizione del progetto entro giugno. Il 3 aprile ci incontreremo con la Comissione Via regionale per un ulteriore tavolo tecnico: in quella data il Comune di Pescantina presenterà una integrazione al progetto trasmesso il 4 marzo, per cercare di evitare la rimozione dei rifiuti sulla parete est e poi attenderemo le risposte tecniche della Commissione». Sul problema della discarica nell'ultimo periodo si sono registrati passi avanti sul tema della condivisione delle responsabilità e delle richiesta da fare in Regione. «All'ultima seduta della Commissione Via», precisa il sindaco, «abbiamo partecipato come Consiglio comunale con tutte le componenti politiche e in più i rappresentanti del movimento Ambiente & vita. Ho esposto alla Commissione tutte le perplessità del Comune sulla eventualità di una rimozione di 450mila metri cubi di rifiuti che porterebbero gravi disagi alla popolazione di Balconi e zone limitrofe. Stiamo cercando, se esiste, un piano B che ci consentirebbe di riattivare la discarica senza questo intervento dirompente e invasivo. «E' chiaro che un intervento sulla discarica, ferma da agosto 2006, va fatto: non possiamo sempre pensare di aspettare la magistratura o scaricare le responsabilità su altri. Da qui un mio appello personale sia ai consiglieri di maggioranza sia alle minoranze che, peraltro, stanno dimostrando in questo frangente una notevole responsabilità istituzionale, e al Movimento, ad evitare sterili tergiversazioni o inutili inizi di campagne elettorali su un argomento che rischia di lasciare il Comune con debiti di oltre 15milioni di euro». Reggiani fa un po' di conti: «E' la cifra che Daneco ci ha anticipato nel corso degli anni per realizzare le varie opere in discarica come la barriera idraulica, la copertura, i pozzi di controllo, il movimento del percolato. A questi interventi il cui costo avrebbe dovuto essere assorbito nella tariffa, si aggiungono i debiti nei confronti di Depuracque, la società che curava l'asportazione e il trattamento del percolato per oltre 700mila euro, le spese per il direttore e progettista Giorgio Sterzi e per la società di controllo Sicea. Oltre a tutto questo, inoltre, va ripristinato il fondo del post mortem, usato in questi anni, compreso l'ultimo svincolo di 800mila euro. Si capisce da qui che il Comune non si può permettere di far decadere l'iter del progetto, ma deve trovare un equilibrio fra le esigenze della popolazione e gli impegni».L.C.

http://www.larena.it/stories/Provincia/487837_i_soldi_per_il_percolato_ci_sono_ma_basteranno_solo_per_5_mesi/



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