mercoledì 20 marzo 2013

Animalisti alla Aptuit per salvare 32 Beagle



TEST SUI CANI. Dopo 30 anni presidio alla ex Glaxo in via Fleming. La protesta comunicata alla questura. I volontari: «L'Italia deve mettere al bando la vivisezione»

Dopo aver liberato 2.600 cani Beagle custoditi nell'allevamento Green Hill di Montichiari e altri otto dallo stabilimento Menarini/Rtc di Pomezia, gli animalisti si apprestano a confluire a Verona. Nel mirino, il Centro ricerche Aptuit (ex GlaxoSmithKline) di via Fleming, dove secondo informazioni raccolte dai volontari alle dogane estere (e diffuse in rete da vari movimenti animalisti) nei giorni scorsi sono arrivati via terra - dal Belgio - 32 Beagle, spediti assieme agli otto cuccioli diretti a Pomezia, alla Menarini. 
Nulla di illegale, sia chiaro. Come ricordano gli animalisti nei loro appelli sul web, «il gruppo Glaxo-Aptuit  è autorizzato dal ministero della Salute a compiere esperimenti su molti animali, tra cui ratti, topi, cani, gatti e scimmie. I cani verrebbero testati per farmaci sulla pressione, per l'emicrania, antitrombosi e psichiatrici. Il gruppo Glaxo-Aptuit», scrivono ancora i volontari del Coordinamento fermare Green Hill, «sempre dal ministero è stato autorizzato a compiere esperimenti senza anestesia. È solo abbattendo il muro del silenzio che possiamo concretamente porre fine a questa vergogna mondiale».
Fatta la comunicazione in Questura, gli animalisti si ritroveranno questa mattina alle 9 in via Fleming, per protestare fino alle 23 pacificamente contro la sperimentazione clinica sugli animali, in compagnia dei loro quattrozampe. Il presidio verrà riproposto giovedì, venerdì e sabato. Con l'invito a protestare in maniera civile, senza insultare, provocare o rispondere alle eventuali provocazioni.
Era dalla fine degli anni Ottanta che non accadeva. Tra gli animalisti di allora c'era Riccardo Trespidi, medico e vegan. «Auguro ai miei "nipoti" più fortuna di quanta ne abbiamo avuta noi», ironizza, «perchè in trent'anni di battaglie contro la vivisezione abbiamo ottenuto ben poco. Il risultato più importante, il bando totale ai test animali sui cosmetici, è arrivato la settimana scorsa. La legge sull'obiezione di coscienza a fare sperimentazione sugli animali per gli studenti di medicina e i dipendenti di aziende farmaceutiche e laboratori, ottenuta dopo le proteste degli anni Ottanta, è poco pubblicizzata e inapplicata. Per il semplice fatto che chiunque si avvalga di questa opzione viene mobbizzato e costretto a licenziarsi». P.COL.


 http://www.meetup.com/noi-pescantina

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