Ci spiace apprendere che la posizione del Sindaco sia ancora molto distante da quella dei suoi cittadini.
Nonostante il voto unanime del consiglio della regione veneto contro l'ampliamento della discarica cà Filissine il Sindaco rimane sui suoi passi. Sostiene a spada tratta il progetto Daneco senza se e senza ma.
Crediamo che alla luce degli ultimi sviluppi, invece, si dovrebbe fare tutti un passo indietro, e trovare una condivisione sulle scelte territoriali, condivisione tra maggioranza, opposizione e comitati.
Sembra invece che il Sindaco abbia sempre e solo un approccio "imprenditoriale" come se Pescantina fosse una sua azienda.
Ma un comune, lo sappiamo bene, non è un azienda, e non deve sottostare alle stesse regole, un comune è formato da persone non da dipendenti, un comune non deve fare profitto, ma guadagnare al solo scopo di fornire servizi per il bene di tutti.
Auspichiamo dunque che il Sindaco si spogli una volta tanto dalla sua figura imprenditoriale e vesta i panni di un Sindaco che ascolta e condivide le scelte con le opposizioni e con i suoi concittadini.
Continuare a tenere una posizione così ferma sul tema discarica, e credere che i cittadini accettino ancora anni di disagi non fà bene a Pescantina.
Ca' Filissine: «Ora la Regione trovi i soldi»
PESCANTINA. Il sindaco commenta il voto del Consiglio veneto, che ha bocciato il progetto di ampliamento della discarica e mette sul piatto i tanti nodi da sciogliere. Reggiani: «Belle parole, purchè arrivino in tempi brevi anche i fatti Venezia deve reperire le risorse necessarie a realizzare la bonifica»
La discarica di Ca' Filissine rimane sotto sequestro giudiziario
Pescantina. Il Consiglio regionale boccia l'ampliamento di Ca' Filissine, accogliendo in unico documento il contenuto della risoluzione proposta dai consiglieri Franco Bonfante e Roberto (Pd) e della mozione firmata da Andrea Bassi (Lega) e da un nutrito schieramento trasversale. E il sindaco di Pescantina rilancia: «Belle parole, purchè arrivino in tempi brevi anche i fatti», dice Alessandro Reggiani, che mette sul piatto i tanti nodi da sciogliere. «Sembra che il Consiglio abbia impegnato la Giunta regionale ad intervenire affinché la Commissione Via regionale vincoli la realizzazione dell'intervento allo studio prodotto dal Comitato tecnico, prescrivendo al Comune di adeguarvi il progetto relativo e di intervenire affinché un'eventuale azione di bonifica sul “vigneto Ferrari” venga considerata un problema separato da quello della discarica e non preveda conferimento di ulteriore rifiuto. Sembra inoltre», continua il sindaco, «che venga suggerito il confronto tra le Commissioni tecniche e le relative Commissioni consiliari regionali per predisporre un progetto operativo finalizzato unicamente a bonificare il sito». Reggiani mette però il dito nella piaga: «Per quanto concerne l'aspetto finanziario, la Regione a questo punto dovrà attivarsi per reperire le eventuali risorse necessarie a realizzare il progetto di bonifica. Ricordo che l'intervento anche sul "vigneto Ferrari" era stato previsto per la massima garanzia, affinché cioè venisse eliminata l'anomalia chimica nella falda, in prossimità del pozzo M7, per l'ottenimento del dissequestro dell'area». Un intervento, questo, stabilito anche dal protocollo firmato da Regione, Provincia e Comune per il reperimento dei fondi per lo smaltimento del percolato. «Tale decisione», continua Reggiani, «è stata condivisa anche dal professor Raffaello Cossu, esperto in materia di discariche, docente all'università di Padova e presidente del Comitato tecnico di nomina provinciale. Il progetto ha trovato la condivisione, sia pur condizionata, della commissione Via provinciale, che ha previsto tra l'altro l'approfondimento della caratterizzazione del “vigneto Ferrari” prima di ogni intervento». Reggiani non ha dubbi: «Con il voto in Regione siamo tornati indietro a circa quattro anni fa, quando l'amministrazione comunale tentava di risolvere il problema dell'inquinamento in discarica senza intervenire sul vigneto. Ricordo che solo a fronte del diniego dell'autorità giudiziaria al dissequestro, si è optato per una soluzione più radicale». Ma nel voto il sindaco rileva anche un aspetto positivo: «C'è comunque soddisfazione», continua Reggiani, «per la dichiarata ammissione che la discarica ha valenza regionale. E perciò nella prossima legge finanziaria che la Regione si appresta a varare si dovrà tenere debito conto delle risorse necessarie alla risoluzione delle problematiche ambientali in questione. La comunicazione formale all'amministrazione comunale, da parte della Regione, della richiesta di modifica del progetto e reperimento dei fondi per la bonifica da parte della Regione stessa», prosegue il sindaco, «deve però avvenire con estrema rapidità, perché il percolato non aspetta e le prossime piogge primaverili non potranno che peggiorare la situazione». Ad oggi «l'emergenza prioritaria», sottolinea Reggiani, «è il percolato presente in discarica, che necessita urgentemente di una soluzione. La mancanza di fondi per il suo trattamento o smaltimento potrebbe causare gravi danni ambientali». E conclude: «Sono preoccupato per la discarica che attualmente è un grande catino che raccoglie acque piovane che, passando attraverso i rifiuti, si trasformano in percolato che deve poi essere appunto smaltito, con costi rilevanti. Al di là di quella che resta una risoluzione politica, e non tecnica, e con tutto il rispetto delle competenze dei consiglieri Andrea Bassi, Sandro Sandri e Stefano Valdegamberi, temo purtroppo che stiamo vivendo un'altra triste puntata di una fiction a cui ormai da tempo stiamo assistendo. Di fatto si rimandano decisioni urgenti a scapito di tutti i cittadini di Pescantina. Ripeto: attendo che la Regione comunichi in tempi brevi le richieste di modifica del progetto e il reperimento dei fondi necessari per la sistemazione ambientale dell'area. Il resto sono solo chiacchiere».

0 commenti:
Posta un commento