venerdì 26 aprile 2013

Giunta spaccata su Ca' Filissine? «No, è una questione tecnica»


PESCANTINA. Il movimento Ambiente & vita accende la polemica dopo l'uscita di scena dell'assessore all'ecologia

Pontara: «Dimissioni collegate al progetto rivelano le divisioni nella maggioranza sul nodo discarica» Reggiani: «Problema non politico ma di fattibilità»

La discarica di Ca' Filissine
La discarica di Ca' Filissine
Si accende la polemica sulle dimissioni di Alfonso Marchesini da assessore all'ambiente. Secondo il Movimento ambiente e vita sono legate all'iter in corso del progetto di Cà Filissine e certificherebbero una spaccatura nella maggioranza. Motiva il presidente Matteo Pontara: «Nell'ultimo Consiglio comunale, Marchesini, come assessore all'ambiente, quindi diretto responsabile del progetto, è stato tra i proponenti della mozione votata all'unanimità dal Consiglio che prevedeva il suo ritiro, qualora non fossero state risolte le criticità. Le sue dimissioni arrivano probabilmente perché il suo intento di ritirare il progetto o di modificarlo in maniera sostanziale non è più volontà dell'intera maggioranza». Rincara la dose Pontara: «Con le dimissioni di Marchesini si certifica la spaccatura nella maggioranza sul delicato tema di Cà Filissine: da una parte chi vuole tener fede a quanto ha votato in Consiglio per il bene del paese, dall'altra chi si piega a pressioni esterne a scapito degli abitanti di Pescantina. A nostro avviso, gran parte della maggioranza, a partire dal sindaco, è soggiogata da pressioni esterne e non ha forza per ribadire la propria presa di posizione contro il progetto di scavo di rifiuti e rimozione della parete est della discarica. Infatti, nonostante la richiesta urgente della Commissione Via di formalizzare l'adozione o meno del progetto, il punto non è stato inserito nel prossimo Consiglio comunale del 30. Aggiungo che in una lettera protocollata il 17 aprile, la società di gestione Daneco spa chiarisce che non accetta possibili varianti o mitigazioni su questa idea di progetto». Per fare il punto sulla situazione il Movimento ambiente e vita ha promosso un incontro oggi alle 20.45, al centro polifunzionale di Balconi. Di tutt'altro avviso il sindaco Alessandro Reggiani. «A parte il rammarico per le dimissioni di Marchesini», spiega, «che in questi anni si è occupato con grande competenza e passione del problema di Ca' Filissine, evidenzio che c'è un dibattito sulle varie opzioni da affrontare per risolvere il nodo di Ca' Filissine. È in corso un iter di valutazione dell'impatto ambientale a livello regionale del progetto che per primi come amministrazione abbiamo segnalato avere lacune. L'obiettivo, visto che abbiamo tempo fino alla fine di giugno, è superare queste criticità proponendo soluzioni alternative. È chiaro che le soluzioni non possono essere di natura politica, ma devono essere supportate dalla reale fattibilità tecnica. La società Daneco spa nella lettera del 17 aprile scorso sostiene che l'unica tecnica di bonifica del sito di Ca' Filissine è l'abbattimento della parete est verso il vigneto Ferrari e dove c'è il piezometro che segnala dal 2006 l'inquinamento rilevato al pozzo M7. Il Comune ritiene invece possibile isolare il contatto del percolato con la parete est creando una batteria di pozzi per l'aspirazione del percolato, in prossimità della parete est, che consentirebbero la bonifica della discarica senza abbattimento della parete e la conseguente rimozione dei rifiuti. Che è poi l'eventualità temuta dal Movimento e dalla popolazione. Questo è il punto su cui chiedo il confronto tecnico e non politico. Sono convinto che da parte di Marchesini non ci sia stata nessuna intenzione polemica nei confronti di nessuno. Ora la maggioranza, unita si sta confrontando su questo punto».



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