LA LAV (www.lav.it) : “IN TEMPI DI CRISI ECONOMICA NECESSARIO FARE
CHIAREZZA”
È stata depositata dall’on. Brambilla e presentata questa
mattina alla stampa dalle associazioni aderenti alla Federazione
Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, un’interrogazione
parlamentare con la quale l’onorevole richiede l’entità dei
finanziamenti erogati ogni anno dallo Stato alle associazioni dei
cacciatori.
Nell’interrogazione, rivolta ai Ministri dell’Economia,
dell’Ambiente, delle Politiche Agricole e delle Politiche Europee, l’
on. Brambilla ricorda le numerose sanzioni comunitarie che i cittadini
italiani saranno costretti a pagare a causa delle continue violazioni
del diritto europeo intema di caccia ed in particolare delle deroghe,
mentre precisa che nessun dato è disponibile per poter conoscere il
valore dei fondi messi a disposizionedelle associazioni venatorie.
“Riteniamo che il Governo non potrà non tenere conto dei numerosi
circostanziati rilievi espressi nell’interrogazione – commenta Massimo
Vitturi, responsabile del settore caccia e fauna selvatica della LAV –
in momenti così critici per il nostro Paese ognuno deve fare la sua
parte, cacciatori compresi”.
Scoprire che i cacciatori, oltre ad
uccidere milioni di animali ogni anno, sono anche destinatari di fondi
pubblici, si configura come una vera e propria beffa per quell’80% dei
contribuenti italiani che vorrebbe abolire la caccia.
“Mentre le
associazioni animaliste non hanno mai percepito un centesimo di
finanziamento pubblico – prosegue Vitturi – scopriamo che le
associazioni venatorie sono destinatarie di un cospicuo gettito
erariale, stimato in circa quattro milioni di euro l’anno!”.
Stupisce
che sia la stessa legge sulla caccia a prevedere il suddetto
finanziamento pubblico, mentre, pur essendo deputata anche alla tutela
della fauna selvatica, non istituisce alcun fondo specificamente
destinato alla salvaguardia degli animali selvatici. Pare quasi che l’
unica specie destinataria della tutela economica dello Stato siano
proprio i cacciatori.
“Chiediamo al Governo – conclude Vitturi - una
revisione della norma che preveda l’utilizzo dei fondi fino ad oggi
destinati ai cacciatori, per l’istituzione di progetti specifici per la
salvaguardia degli animali selvatici, la cui sopravvivenza è minacciata
dalla stessa attività venatoria”.
Ufficio stampa LAV – 06.4461325
http://www.meetup.com/noi-pescantina
CHIAREZZA”
È stata depositata dall’on. Brambilla e presentata questa
mattina alla stampa dalle associazioni aderenti alla Federazione
Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, un’interrogazione
parlamentare con la quale l’onorevole richiede l’entità dei
finanziamenti erogati ogni anno dallo Stato alle associazioni dei
cacciatori.
Nell’interrogazione, rivolta ai Ministri dell’Economia,
dell’Ambiente, delle Politiche Agricole e delle Politiche Europee, l’
on. Brambilla ricorda le numerose sanzioni comunitarie che i cittadini
italiani saranno costretti a pagare a causa delle continue violazioni
del diritto europeo intema di caccia ed in particolare delle deroghe,
mentre precisa che nessun dato è disponibile per poter conoscere il
valore dei fondi messi a disposizionedelle associazioni venatorie.
“Riteniamo che il Governo non potrà non tenere conto dei numerosi
circostanziati rilievi espressi nell’interrogazione – commenta Massimo
Vitturi, responsabile del settore caccia e fauna selvatica della LAV –
in momenti così critici per il nostro Paese ognuno deve fare la sua
parte, cacciatori compresi”.
Scoprire che i cacciatori, oltre ad
uccidere milioni di animali ogni anno, sono anche destinatari di fondi
pubblici, si configura come una vera e propria beffa per quell’80% dei
contribuenti italiani che vorrebbe abolire la caccia.
“Mentre le
associazioni animaliste non hanno mai percepito un centesimo di
finanziamento pubblico – prosegue Vitturi – scopriamo che le
associazioni venatorie sono destinatarie di un cospicuo gettito
erariale, stimato in circa quattro milioni di euro l’anno!”.
Stupisce
che sia la stessa legge sulla caccia a prevedere il suddetto
finanziamento pubblico, mentre, pur essendo deputata anche alla tutela
della fauna selvatica, non istituisce alcun fondo specificamente
destinato alla salvaguardia degli animali selvatici. Pare quasi che l’
unica specie destinataria della tutela economica dello Stato siano
proprio i cacciatori.
“Chiediamo al Governo – conclude Vitturi - una
revisione della norma che preveda l’utilizzo dei fondi fino ad oggi
destinati ai cacciatori, per l’istituzione di progetti specifici per la
salvaguardia degli animali selvatici, la cui sopravvivenza è minacciata
dalla stessa attività venatoria”.
Ufficio stampa LAV – 06.4461325
http://www.meetup.com/noi-pescantina
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