VERSO LE ELEZIONI. La selezione del Movimento 5 Stelle, con filmati autoprodotti su YouTube
A Francesca Businarolo, 29 anni praticante avvocato, il maggior numero di voti in Veneto. Sarà candidata per il Parlamento
A Francesca Businarolo, 29 anni praticante avvocato, il maggior numero di voti in Veneto. Sarà candidata per il Parlamento
Dopo le primarie del Partito democratico ecco le
«parlamentarie» del Movimento 5 Stelle. La votazione online, fatta
scegliendo i candidati dal curriculum vitae e dalle video presentazioni
su Youtube dei singoli, si è conclusa giovedì e ieri sono trapelati i
risultati. Trapelati perché non sono stati pubblicati apertamente sul
sito del movimento, ma i singoli attivisti hanno potuto vederli
nell'area riservata agli iscritti e solo per la propria circoscrizione.
Polemiche a parte, infuriate sul web da parte di estromessi dalla
votazione (difficoltà di collegamento da parte di chi aveva un account
Gmail) o dalla candidatura (impossibile candidarsi se si ricopre una
carica elettiva, anche se non remunerata come quella del consigliere
circoscrizionale), questo esperimento di democrazia online costituisce
un primo successo per Verona. A ottenere il maggior numero di voti
nella circoscrizione Veneto 1 che comprende Verona, Padova, Rovigo e
Vicenza, è, infatti, Francesca Businarolo, praticante avvocato di 29
anni residente a Pescantina. Attivista del Movimento fin dalla sua
nascita nel 2009, la Businarolo ha ottenuto 221 voti. Dietro di lei
un'altra donna, Silvia Benedetti di Padova 33 anni, ed Enrico
Cappelletti di 45 anni imprenditore vicentino. Per trovare altri
veronesi si scende la classifica fino alla posizione numero 11 di Mattia
Fantinati (75 voti), 37 anni, ingegnere che lavora nel campo delle
energie rinnovabili. Tarcisio Bonotto (71 voti) al 13° posto,
sessantenne dipendente dell'ateneo scaligero. In 14a posizione Tancredi
Turco (65 voti), avvocato di 37 anni, seguito a ruota da Gabriele
Pernechele (61 voti) 56 anni di Nogara e da Giuseppe Dalpasso (59 voti)
43 anni di Negrar per arrivare a Mathia Guerzoni (51 voti), in
diciannovesima posizione, ex capogruppo in settima circoscrizione
(sciolta per la mancata elezione del presidente). Una ventina in tutto i
candidati veronesi mentre a livello nazionale erano 1.400: in totale
95mila i voti espressi per scegliere i propri esponenti per il
Parlamento, coloro cioè che - se la legge elettorale resterà invariata -
entreranno a far parte della lista dalla quale si pescheranno gli
eletti in proporzione ai voti presi dalla lista di Beppe Grillo.
Intanto, per quanto oggetto di critiche e di strumentalizzazioni, le
«parlamentarie» grilline hanno stabilito un primato in rosa: il 55 per
cento dei capilista è infatti donna. Soddisfatta la veronese Businarolo
che però mette subito le mani avanti e dice: «Io non sono leader di
nulla, sono e resto una cittadina normale». E precisa: «Nessuno dei
candidati ha fatto una campagna elettorale, per far capire il livello di
democrazia di questa elezione, gli attivisti hanno votato sulla base
del curriculum e del video e chi andrà in Parlamento si farà portatore
delle idee dei cittadini». Francesca Businarolo collabora con diversi
studi legali, fa parte del Movimento fin dalla sua fondazione e si è
candidata in ottava circoscrizione senza però essere eletta. Riguardo al
successo delle donne grilline dice: «Credo che questo sia un risultato
democratico e strabiliante, sintomo di una grande voglia di cambiare».
Lo pensa anche il capogruppo in Consiglio, Gianni Benciolini, che dice:
«Un sistema di votazione perfettibile ma che ha dimostrato una grande
volontà di gente giovane e di donne in Parlamento».
Giorgia Cozzolino
Fonte:
L'Arena

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