martedì 22 maggio 2012

Presidente della Provincia Miozzi: TAV sempre più necessaria. Ma a chi?


Mentre in tante località del Veneto e della Lombardia si assiste a prese di posizione da parte di comitati di cittadini, sindaci e organizzazioni locali sul progetto della TAV, il nostro buon Miozzi presidente della Provincia di Verona, ha avuto  l’ardire di sottolineare che il tratto che dovrebbe passare per Verona è l’unico di cui c’è solo un progetto e tra l’altro anche campato per aria.

Infatti leggendo l’articolo del giornale L’Arena del 20/05/12  il nostro Presidente vuol darci a bere che Verona sta perdendo  l’occasione della vita con la  realizzazione di una delle opere più importanti per i veronesi e per il nostro territorio dicendo:

La nostra provincia, rilevante soprattutto per il trasporto su rotaia delle merci, ad oggi non ha alcun cantiere in funzione per realizzare il corridoio 5. Intorno si procede, qui è tutto fermo col risultato che i veronesi restano tagliati fuori dalla grande occasione che è Tav…”.

 “Gli imprenditori veronesi hanno bisogno di Tav e credono che sia fondamentale non solo per la provincia scaligera ma per tutto il Nord est che Verona entri nel corridoio 5 Lisbona-Kiev collegandolo all'1 della Verona-Brennero”.

E quindi, visto che si incrocia con la TAC, ecco intervenire l'ingegnere Elisabetta Pellegrini responsabile area Programmazione e Sviluppo del territorio, che dice:

«serve l'ok di Palazzo Barbieri al tracciato Rfi che prevede il passaggio sulla sede ferroviaria attuale a San Massimo con interramento completo della nuova linea: la gente della frazione non avrà più i treni che passano sulla porta di casa ma avrà un doppio binario sotto terra».

Sotto terra?
Cosa è successo a Bologna con il passaggio sotterraneo della TAV?

Bologna, una voragine in via de' Carracci provocata dai cantieri Tav

 


Ma la Tav non ha fatto 'vittime' solo in Appennino. Smottamenti e crepe in diverse abitazioni si sono registrate sì nei piccoli comuni e nelle frazioni che corrono vicino alla nuova galleria ma i disagi più imponenti hanno colpito, e continuano a farlo, proprio la città di Bologna dove esiste un'intera strada letteralmente devastata dal cantiere per la costruzione della nuova stazione sotterranea per l'alta velocità.

DESERTIFICAZIONE DEL QUARTIERE E PROBLEMI DI SICUREZZA. In sette anni sono scomparsi molti negozi e quelli che sono rimasti hanno dimezzato incassi e profitti.

EVACUATO UN INTERO PALAZZO. Ma a soffrire, oltre alle attività commerciali, ci sono soprattutto i residenti che ormai da anni vivono un autentico calvario. Nell'agosto del 2008 un intero palazzo fu evacuato perché mancavano le condizioni di sicurezza minime dopo la comparsa di alcune inquietanti crepe tra i muri.

Ma se questa opera è così importante e utile, com’è che cittadini, sindaci e comitati vari vi si oppongono sempre di più?

Dal Gazzettino – 6 Maggio 2012

Le preoccupazioni dei cittadini del Terraglio manifestate all’incontro tenuto al centro civico

«No alla nuova ferrovia. Vivibilità in pericolo»

«Sull’alta capacità e riattivazione della linea dei bivi confermiamo la preoccupazione per il grave impatto che la riattivazione della linea per l’alta capacità avrebbe sulla vivibilità di chi abita lì vicino e sull’integrità del territorio» e ancora, «C’è preoccupazione per cosa potrebbe passare a pochi metri dalle case. »

E sempre dal Gazzettino
MEOLO

La rivolta di Basso: «Alta velocità devastante»

«Il nuovo tracciato della Tav, proposto da Italferr, sarebbe devastante per Meolo».
Sarebbe necessaria la demolizione di numerosi fabbricati, almeno una trentina di abitazioni. Se poi si considera la fascia di possibile inquinamento acustico interessata dall’eventuale intervento di raddoppio della linea, calcolata in 250 metri per lato, le condizioni diventerebbero davvero problematiche, poiché all’interno di questa fascia si trovano 250 abitazioni in cui risiedono circa 700 persone. Non solo, vi sono anche i due edifici scolastici che ospitano la scuola elementare, la scuola media, la direzione didattica e la biblioteca.

Sono ormai molti anni che si discute di questa opera in tutta Italia, soprattutto in Val Di Susa. Molte cose sono state dette a favore della TAV,  ma molte di più sono state dette contro la realizzazione della stessa, motivandole a più riprese con i fatti. Il parere della gente come sempre è stato messo in secondo piano e i nostri amministratori, sempre più ciechi, si ostinano  a sostenere l’opera con motivazioni che vengono oramai demolite in modo sempre più evidente. Miozzi continua ad essere una delle voci del coro che non vogliono vedere ne ascoltare ragioni e che si ostinano a percorrere una strada che porta solo alla devastazione del territorio e al disagio delle popolazioni interessate dai lavori, con la scusa che poi tutti ne beneficeranno, ma in realtà non sarà così.




 http://www.meetup.com/noi-pescantina

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