Pubblichiamo il commento del comitato Ambiente & Vita dopo l'incontro pubblico a cui ha partecipato il Professor Cossu, responsabile del comitato tecnico sulla discarica.
Il Movimento Ambiente & Vita ha partecipato all'incontro organizzato in comune con il prof. Cossu, massima autorità in merito alla gestione dei rifiuti dell'università di Padova, riguardo alla situazione di ca' Filissine.
Dall'intervento sono emerse delle novità inaspettate e sorprendenti.
Il professore, che nel 2010 ha guidato i lavori del Comitato Tecnico sulla discarica istituito dalla magistratura, ha esposto quali sono state le conclusioni di quel comitato e quale sono state le linee d'intervento da esso proposto. Il prof Cossu ha chiarito che la causa principale se non unica della presenza dell'ammoniaca nella prima falda, è da imputarsi alle attività legate alla coltivazioni del vigneto Ferrari quali la concimazione con fertilizzanti. Il deposito di rifiuti sottostanti al vigneto, da lui denominata discarica Aspica, non ha nessun legame con la presenza di ammoniaca registrata nel pozzo M7.
Per Cossu non è nemmeno la discarica Cà Filissine che perde, questo perché il mix chimico rilevato nel pozzo M7 è ben diverso e non compatibile con quello presente nella discarica Cà Filissine.
Proprio per questo il Comitato Tecnico non ha previsto alcun intervento di bonifica dell´impermeabilizzazione della discarica stessa, ma una stabilizzazione dei rifiuti presenti.
Non solo, ha anche puntualizzato di non essere responsabile della paternità del progetto Daneco che prevede la totale asportazione dei rifiuti sottostanti il vigneto e l'ampliamento della discarica con il conferimento di rifiuti speciali, ma di aver fornito solamente delle consulenze scientifiche. Cossu ha inoltre sottolineato l'evidente distanza tra le conclusioni del Comitato e il progetto redatto.
Il comitato tecnico aveva concluso consigliando un intervento di minima consistente nella messa in sicurezza di ca' Filissine, che deve comunque raggiungere una morfologia adatta allo scorrimento dell'acqua piovana, e ad una caratterizzazione dell´area circostante.
Quindi nessuno scavo né per la bonifica della vecchia discarica Aspica, né per la bonifica dell´attuale Cà Filissine.
Dall'intervento sono emerse delle novità inaspettate e sorprendenti.
Il professore, che nel 2010 ha guidato i lavori del Comitato Tecnico sulla discarica istituito dalla magistratura, ha esposto quali sono state le conclusioni di quel comitato e quale sono state le linee d'intervento da esso proposto. Il prof Cossu ha chiarito che la causa principale se non unica della presenza dell'ammoniaca nella prima falda, è da imputarsi alle attività legate alla coltivazioni del vigneto Ferrari quali la concimazione con fertilizzanti. Il deposito di rifiuti sottostanti al vigneto, da lui denominata discarica Aspica, non ha nessun legame con la presenza di ammoniaca registrata nel pozzo M7.
Per Cossu non è nemmeno la discarica Cà Filissine che perde, questo perché il mix chimico rilevato nel pozzo M7 è ben diverso e non compatibile con quello presente nella discarica Cà Filissine.
Proprio per questo il Comitato Tecnico non ha previsto alcun intervento di bonifica dell´impermeabilizzazione della discarica stessa, ma una stabilizzazione dei rifiuti presenti.
Non solo, ha anche puntualizzato di non essere responsabile della paternità del progetto Daneco che prevede la totale asportazione dei rifiuti sottostanti il vigneto e l'ampliamento della discarica con il conferimento di rifiuti speciali, ma di aver fornito solamente delle consulenze scientifiche. Cossu ha inoltre sottolineato l'evidente distanza tra le conclusioni del Comitato e il progetto redatto.
Il comitato tecnico aveva concluso consigliando un intervento di minima consistente nella messa in sicurezza di ca' Filissine, che deve comunque raggiungere una morfologia adatta allo scorrimento dell'acqua piovana, e ad una caratterizzazione dell´area circostante.
Quindi nessuno scavo né per la bonifica della vecchia discarica Aspica, né per la bonifica dell´attuale Cà Filissine.
Quindi non c`è un rischio ambientale dato dall´ammoniaca o dalla discarica che perde, ma si tratta di “bonificare” le casse del sistema discarica messe in ginocchio da questi anni di sequestro.
Il Protocollo di intesa tra Provincia – Regione – Comune mira infatti a ripristinare le spese avute in questi anni di impasse.
Ripristinare le spese vuol dire che qualcuno deve pagare, e chi in questo caso ? Ovviamente i cittadini di Pescantina, sembra quasi sia colpa nostra se abbiamo una discarica e sia colpa nostra se è stata sequestrata!
Il nostro Comune, incredibilmente o “sommariamente” se preferite, ha mandato avanti questo progetto: fare lavori che costano un mucchio di soldi, senza la certezza che questi servano, per poi doverli pagare con almeno 20 anni di discarica!
E´mai possibile che noi cittadini di Pescantina, che subiamo i danni della presenza della discarica dal 1987, dobbiamo ipotecare il futuro nostro e quello dei nostri figli per “bonificare” le casse del sistema discarica?
Ripristinare le spese vuol dire che qualcuno deve pagare, e chi in questo caso ? Ovviamente i cittadini di Pescantina, sembra quasi sia colpa nostra se abbiamo una discarica e sia colpa nostra se è stata sequestrata!
Il nostro Comune, incredibilmente o “sommariamente” se preferite, ha mandato avanti questo progetto: fare lavori che costano un mucchio di soldi, senza la certezza che questi servano, per poi doverli pagare con almeno 20 anni di discarica!
E´mai possibile che noi cittadini di Pescantina, che subiamo i danni della presenza della discarica dal 1987, dobbiamo ipotecare il futuro nostro e quello dei nostri figli per “bonificare” le casse del sistema discarica?
Speriamo sempre che un’ illuminazione porti i nostri amministratori comunali ad un gradito ripensamento, ora però siamo nelle mani della Regione che nei prossimi mesi dovrà esprimersi riguardo al progetto presentato da Comune -Daneco.
Durante un incontro con alcuni tecnici regionali, per l´iter della Commissione VIA Regionale ci è stata prospettata una durata di circa 6 mesi.
Il Movimento ha già presentato le Osservazioni al progetto che saranno oggetto di valutazione da parte del gruppo Istruttorio e chiederemo di essere ascoltati per avere una discussione sulle Osservazioni.
Durante un incontro con alcuni tecnici regionali, per l´iter della Commissione VIA Regionale ci è stata prospettata una durata di circa 6 mesi.
Il Movimento ha già presentato le Osservazioni al progetto che saranno oggetto di valutazione da parte del gruppo Istruttorio e chiederemo di essere ascoltati per avere una discussione sulle Osservazioni.
Nel frattempo continuano gli incontri con i rappresentanti politici, regionali e locali e con i sindaci dei paesi limitrofi per coinvolgerli nella questione.
Sono inoltre in preparazione alcuni incontri di approfondimento per tenere informata la cittadinanza.
La strada è quindi ancora lunga e densa di appuntamenti; dobbiamo avere pazienza senza abbassare la guardia!
Sono inoltre in preparazione alcuni incontri di approfondimento per tenere informata la cittadinanza.
La strada è quindi ancora lunga e densa di appuntamenti; dobbiamo avere pazienza senza abbassare la guardia!
Movimento ambiente e vita.

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