giovedì 15 dicembre 2011

Da Bruxelles all' Est veronese 87 milioni per le energie verdi

SAN BONIFACIO. Firmato il Patto dei sindaci, che interessa sedici Comuni: gli interventi finanziati con gli aiuti europei 
L'obiettivo è abbattere l'anidride carbonica: investimenti esclusi dal Patto di stabilità, verranno restituiti con i risparmi ottenuti



Finalmente si passa dalle parole all'azione: questo il senso dell'importante incontro svoltosi ieri in municipio, a San Bonifacio, tra i sedici sindaci dell'Est veronese (e di Lonigo, nel Vicentino) aderenti al cosiddetto «Patto dei sindaci». I rappresentanti di questi Comuni hanno ufficialmente sottoscritto la convenzione tra i comuni dell'aggregazione dell'Est Veronese, con la quale si impegnano a raggiungere gli obiettivi della nuova politica energetica europea, detta del «20-20-20», cioè ad abbattere le emissioni di anidride carbonica entro il 2020, la riduzione di energia del 20 per cento e il 20 per cento del consumo energetico totale europeo generato da fonti rinnovabili.
Sono circa 110 mila i cittadini rappresentati complessivamente nei Comuni che hanno aderito alla convenzione: San Bonifacio, Cologna Veneta, Colognola ai Colli, Lonigo, Soave, Zimella, Cazzano di Tramigna, Illasi, Pressana, Montecchia di Crosara, Monteforte d'Alpone, Roveredo di Guà, San Giovanni Ilarione, Veronella, Zevio e Roncà. La convenzione disciplina le modalità di cooperazione fra i Comuni per sviluppare il proprio potenziale nel campo dell'energia sostenibile e per il raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso l'adesione al Patto dei Sindaci - Covenant of Mayors, firmata l'anno scorso a Bruxelles, nominando il Comune di San Bonifacio capofila dell'aggregazione.
«In questo periodo», ha detto il sindaco Antonio Casu, «ci siamo confrontati per cominciare a costruire i piani energetici comunali, che erano un elemento determinante, da predisporre entro un anno e ora stiamo portando avanti con un'unica struttura di supporto tutte le attività previste per tutti i 16 Comuni, struttura individuata nella società partecipata da alcuni di questi Comuni, che è la Unicoge, la quale si avvale di esperti consulenti; questa ci ha preparato tutta la documentazione inviata a Bruxelles, già validata, e sulla quale d'ora in poi verranno preparati i progetti di intervento. Questi comporteranno», ha sottolineato Casu, «una richiesta di finanziamento alla Banca Europea degli Investimenti di circa 87 milioni di euro, cifra importante che verrà investita sul nostro territorio e sulle nostre strutture per riqualificarle e per produrre energia con fonti rinnovabili».
E aggiunge: «Cosa importantissima per gli enti pubblici è che questi investimenti sono fuori dal Patto di stabilità e verranno restituiti alla Banca Europea con i risparmi ottenuti con gli interventi stessi: un sistema virtuoso ideato dalla Comunità europea».
Per quanto riguarda San Bonifacio, Casu ha detto: «Nel piano energetico comunale sono previsti interventi per l'illuminazione pubblica, riducendo consumi ed emissioni di inquinanti luminose, interventi sulle strutture di proprietà comunali come gli isolamenti termici, sostituzione dei serramenti, sostituzione degli impianti di illuminazione, modifica degli impianti i riscaldamento, produzione di energia da fonte rinnovabile con sistemi fotovoltaici o geotermici, in funzione dei progetti che saranno predisposti dalla struttura di supporto che i Comuni andranno a costituire».
Gianni Bertagnin 

http://www.larena.it/stories/Provincia/315625__da_bruxelles_all_est_veronese_87_milioni_per_le_energie_verdi/

PECCATO CHE A PESCANTINA, NON SIA VOLUTO INTRAPRENDERE QUESTA STRADA. NOSTRA DOMANDA OPPORTUNAMENTE PROTOCOLLATA... ANDATA PERDUTA ! E SULLA DISCUSSIONE PROMOSSA DALLA LEGA NORD,  BOCCIATA !!

Complimenti.

 www.noipescantina.it

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