sabato 27 aprile 2013

confessione di un vivisettore pentito



Alle ragioni dell’etica, l’appello del mondo della scienza afferma che il “modello animale”, non è predittivo per l’uomo, ma è privo di valore scientifico; infatti non esiste prova statistica che ne dimostri l'efficienza e l’affidabilità.

Per tale ragione, ritengo che la pratica della sperimentazione animale rappresenti un pericolo per la salute umana, e un freno allo sviluppo dei nuovi metodi di ricerca biomedica.

Mi pare sia ampiamente dImostrato che la ricerca sperimentale condotta su animali è fuorviante e dannosa, in quanto basata su un errore metodologico che è quello di considerare gli animali dei modelli attendibili dell’uomo.

Si sperimentano sull’uomo sostanze che non hanno subito alcun vaglio preventivo, xchè le prove su animali non danno risultati utili all’uomo, neanche orientativamente, inoltre ogni specie reagisce in modo diverso (perfino i ratti e i topi, specie strettamente imparentate, offrono risposte differenti tra di loro nel 43% dei casi). Una conseguenza è che le malattie da "effetto collaterale" (derivate dalle terapie) rappresentano la quarta causa di morte nei paesi industrializzati ... si corre il rischio di scartare sostanze di grande aiuto per l’uomo, per il solo fatto che sono risultate tossiche per qualche specie animale.

La vivisezione, dal mio punto di vista, è un crimine in qualsiasi modo si tenti di giustificarla: che la si compia credendo di “fare il bene dell’umanità” o che la si compia, come spesso avviene, solo per interessi personali e di carriera.

La prova sull'animale è il miglior strumento per costruire curriculum e pubblicazioni "scientifiche", ma è soprattutto utile per fornire la risposta più favorevole agli interessi delle aziende produttrici.

Nel mondo si stima che ogni anno vengano immolati circa 500 milioni di animali nei laboratori di sperimentazione

• Circa 60% degli animali vengono usati per la farmacologia, una parte più bassa per la ricerca medica (studio delle malattie), un’altra per i test sui cosmetici, una parte per i test di psicologia e poi i test bellici e didattici.

• Gli animali vengono devocalizzati, avvelenati, ustionati, accecati, affamati, mutilati, congelati, decerebrati, sottoposti a scariche elettriche, infettati, anche con virus che non colpiscono gli animali. Il 70% senza anestesia e il 30% con anestesia soltanto parziale.

Ma qualcosa finalmente ( leggo ... si muove ! ): Negli Stati Uniti, il NRC, Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha annunciato la scomparsa graduale dei test su animali, considerati poco affidabili; le riviste scientifiche più accreditate (quali New Scientist, Nature, British Medical Journal, Scientific American) concedono sempre più spazio alla contestazione della sperimentazione animale;il documento finale del “VII Congresso Mondiale sui metodi alternativi e la sperimentazione animale (Roma, 2009)” ha annunciato la fine dei test su animali, in quanto i nuovi metodi a disposizione forniscono risposte di gran lunga più affidabili, esaustive, 
rapide ed economiche.

Per questo motivo partecipo a STOPVIVISECTION O se Vi piace di piu' STOPSPERIMENTETION, xchè dal mio punto di vista ritengo che la sperimentazione ( paradossalmente) non tuteli ne la salute dell'uomo e il progresso scientifico, ne tantomeno il diritto alla vita e alla dignita' degli animali.

QUI Trovi tutte le informazioni e le risposte che cerchi:

http://www.stopvivisection.eu/it/vivisezione_domanderisposte

http://www.stopvivisection.eu/it/content/just-say-no


PESCANTINALAB.org

 http://www.meetup.com/noi-pescantina

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