«Va bene la bonifica separata Così si chiuderà Ca´ Filissine»
Lino Cattabianchi
Pontara: «Intervento disgiunto su discarica e vigneto Ferrari e serve un commissario ad acta per risolvere il nodo-percolato»
venerdì 11 gennaio 2013 PROVINCIA, pagina 26
I contenitori del percolato, che da oltre un anno non viene più estratto dalla discarica
Segnali di disponibilità e prove di dialogo per il movimento Ambiente & vita che negli ultimi due anni è entrato di peso nel dibattito sul destino della discarica di Pescantina e sul suo utilizzo futuro. «Negli ultimi giorni sembra che stia cambiando il vento attorno alle scelte per il futuro di Ca´ Filissine», esordisce Matteo Pontara, esponente di spicco del movimento. «Ci fa molto piacere l´apertura al dialogo da parte dell´assessore all´ambiente Alfonso Marchesini, e ci auguriamo che questa diventi una realtà che coinvolga i cittadini e che permetta di uscire dall´impasse che grava sul futuro della discarica e sull´immediato presente della gestione del percolato.
«Mi auguro che la richiesta di revisione del "progetto-mostro" da parte della Commissione Via regionale e le analisi eseguite sul terreno adiacente alla discarica obblighino l´amministrazione comunale a rivedere il progetto presentato il 31 maggio 2011. E´ nostra speranza che l´amministrazione, seguendo gli intenti dell´assessore all´ecologia, ripensi in maniera profonda il progetto ed anche il modo in cui queste decisioni vengono prese. La scarsissima condivisione di scelte destinate ad avere una forte incidenza sul futuro del nostro paese portano inevitabilmente a un contrasto. Inoltre nel caso di Ca´ Filissine, la fretta e la complessità della situazione hanno aggravato il tutto».
In merito ai suggerimenti venuti dalla Commissione regionale Via, Pontara prende posizione. «Quanto all´iter progettuale per il futuro della discarica, a nostro avviso la sola strada percorribile è la prima delle tre soluzioni suggerite dalla stessa Commissione Via, cioè l´intervento disgiunto di messa in sicurezza delle due aree, discarica e vigneto Ferrari, con apporto di rifiuto secco nella sola area dell´attuale discarica. Questa soluzione rispetta la volontà, chiaramente espressa da molti cittadini, di arrivare a una chiusura di Ca´ Filissine, senza alcuna possibilità di ampliamento. Eventuali scelte diverse, che tentino di riproporre ampliamenti dell´attuale area di discarica, troveranno sempre la nostra ferma opposizione».
L´altro tema, ancor più urgente, è l´asportazione del percolato, ferma da più di un anno. «Abbiamo avuto un incontro in Prefettura con il presidente dell´Area V della Protezione civile, proprio per chiedere la soluzione del problema della mancata asportazione, evidenziato molte volte dagli enti coinvolti, ma mai risolto», sottolinea Pontara. «Abbiamo sottolineato che l´accumulo di percolato senza asportazione può provocare un disastro ambientale di enormi proporzioni, con possibilità di inquinamento delle falde profonde che renderebbe l´acqua di tutta Verona inquinata».
«Vista l´inerzia degli enti», conclude l´esponente del movimento, «che da oltre un anno si rimpallano le responsabilità, abbiamo chiesto di nominare un commissario ad acta per risolvere il problema dell´asportazione del percolato e per far adottare i provvedimenti necessari ad evitare ulteriori infiltrazioni come prescritto dalla sentenza del Tribunale del 15 ottobre 2012
http://www.meetup.com/noi-pescantina
Lino Cattabianchi
Pontara: «Intervento disgiunto su discarica e vigneto Ferrari e serve un commissario ad acta per risolvere il nodo-percolato»
venerdì 11 gennaio 2013 PROVINCIA, pagina 26
I contenitori del percolato, che da oltre un anno non viene più estratto dalla discarica
Segnali di disponibilità e prove di dialogo per il movimento Ambiente & vita che negli ultimi due anni è entrato di peso nel dibattito sul destino della discarica di Pescantina e sul suo utilizzo futuro. «Negli ultimi giorni sembra che stia cambiando il vento attorno alle scelte per il futuro di Ca´ Filissine», esordisce Matteo Pontara, esponente di spicco del movimento. «Ci fa molto piacere l´apertura al dialogo da parte dell´assessore all´ambiente Alfonso Marchesini, e ci auguriamo che questa diventi una realtà che coinvolga i cittadini e che permetta di uscire dall´impasse che grava sul futuro della discarica e sull´immediato presente della gestione del percolato.
«Mi auguro che la richiesta di revisione del "progetto-mostro" da parte della Commissione Via regionale e le analisi eseguite sul terreno adiacente alla discarica obblighino l´amministrazione comunale a rivedere il progetto presentato il 31 maggio 2011. E´ nostra speranza che l´amministrazione, seguendo gli intenti dell´assessore all´ecologia, ripensi in maniera profonda il progetto ed anche il modo in cui queste decisioni vengono prese. La scarsissima condivisione di scelte destinate ad avere una forte incidenza sul futuro del nostro paese portano inevitabilmente a un contrasto. Inoltre nel caso di Ca´ Filissine, la fretta e la complessità della situazione hanno aggravato il tutto».
In merito ai suggerimenti venuti dalla Commissione regionale Via, Pontara prende posizione. «Quanto all´iter progettuale per il futuro della discarica, a nostro avviso la sola strada percorribile è la prima delle tre soluzioni suggerite dalla stessa Commissione Via, cioè l´intervento disgiunto di messa in sicurezza delle due aree, discarica e vigneto Ferrari, con apporto di rifiuto secco nella sola area dell´attuale discarica. Questa soluzione rispetta la volontà, chiaramente espressa da molti cittadini, di arrivare a una chiusura di Ca´ Filissine, senza alcuna possibilità di ampliamento. Eventuali scelte diverse, che tentino di riproporre ampliamenti dell´attuale area di discarica, troveranno sempre la nostra ferma opposizione».
L´altro tema, ancor più urgente, è l´asportazione del percolato, ferma da più di un anno. «Abbiamo avuto un incontro in Prefettura con il presidente dell´Area V della Protezione civile, proprio per chiedere la soluzione del problema della mancata asportazione, evidenziato molte volte dagli enti coinvolti, ma mai risolto», sottolinea Pontara. «Abbiamo sottolineato che l´accumulo di percolato senza asportazione può provocare un disastro ambientale di enormi proporzioni, con possibilità di inquinamento delle falde profonde che renderebbe l´acqua di tutta Verona inquinata».
«Vista l´inerzia degli enti», conclude l´esponente del movimento, «che da oltre un anno si rimpallano le responsabilità, abbiamo chiesto di nominare un commissario ad acta per risolvere il problema dell´asportazione del percolato e per far adottare i provvedimenti necessari ad evitare ulteriori infiltrazioni come prescritto dalla sentenza del Tribunale del 15 ottobre 2012
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