sabato 22 dicembre 2012

Valpolicella patrimonio dell’umanità



Valpolicellaaprile 2010 068

Il nuovo PAT (Piano di Assetto Territoriale) di Marano di Valpolicella ha suscitato perplessità fra i comitati e un certo numero di cittadini, preoccupati per l’estensione delle aree edificabili, per la ricaduta in termini di inquinamento e di traffico e per la destinazione dei terreni che, nel tempo, non potranno più tornare agricoli ma potranno solo divenire ulteriori zone edificabili. Il PAT è uno strumento urbanistico fondamentale che influenzerà il territorio almeno per i prossimi venti anni. Per questo andava varato con il coinvolgimento e una adeguata comunicazione all’intera cittadinanza, per favorire la più ampia partecipazione.
Il nuovo PAT prevede, oltre all’ampliamento dell’area industriale già esistente a Rugolin, la porta d’ingresso del Comune di Marano, la creazione di ulteriori tre zone artigianali-industriali: una alle porte di Valgatara, la frazione più popolosa di Marano, una a Prognol, all’interno del centro storico, e una a Pezza. A Valgatara rischiano di sparire 60 mila metri quadrati di vigneto pregiato (20 campi veronesi) posti a ridosso delle cantine Masi per fare posto a una zona industriale su cui potranno sorgere 30 mila metri quadrati di capannoni. Il PAT prevede anche ulteriori aree residenziali a Valgatara, Purano, Marano, Pezza e San Rocco, quando nel Comune vi sono circa 200 case o appartamenti vuoti e un numero imprecisato di case o rustici da recuperare. Che bisogno c’è, dunque, di costruire nuove case, con tutto ciò che questo comporta anche in termini di strade, servizi, traffico e parcheggi? Il nuovo PAT prevede anche il vincolo minerario per l’area del Monte Noroni, che comprende la collina di Marezzane, un’area dove sono attive diverse realtà agricole e strutture turistiche e in cui il TAR del Veneto ha più volte vietato lo scavo.
Va dato atto e reso merito alle Amministrazioni che fin qui hanno governato il Comune di Marano di aver salvaguardato in maniera mirabile un territorio che è un autentico gioiello e un esempio unico in tutta la Provincia di Verona, e non solo. Ecco perché il Circolo veronese del Movimento per la Decrescita Felice chiede all’attuale Amministrazione di Marano di mantenere una forte continuità con la storica politica di buon governo e salvaguardia di un territorio che andrebbe proclamato “Patrimonio dell’Umanità”, come l’intera Valpolicella, peraltro! Chiediamo dunque a tutte le amministrazioni di aderire alla Campagna “Stop al consumo di Territorio” e proponiamo che la zona della Valpolicella sia segnalata all’UNESCO per essere proclamata “Patrimonio dell’Umanità”. Questo per lasciare in eredità ai nostri figli e alla generazioni future un tesoro che ci è stato affidato dai nostri padri non per essere depredato, cementificato e distrutto ma per essere mantenuto, valorizzato e tramandato ai posteri.

http://www.ilvalpolicellese.it/2012/12/20/valpolicella-patrimonio-dellumanita/


 http://www.meetup.com/noi-pescantina

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