PESCANTINA. Il movimento Ambiente & vita ha partecipato a Mestre ai lavori della commissione «Via» sulla discarica Il presidente Pontara è soddisfatto: il possibile ampliamento viene ora messo in dubbio da Conte
Il movimento Ambiente & Vita ha partecipato all'inchiesta pubblica sul progetto di ampliamento della discarica di Ca' Filissine. L'incontro, coordinato dalla Commissione «Via» regionale, si è svolto a Mestre, nella sede di Veneto Strade, e ha messo di fronte i presentatori di osservazioni al progetto e i proponenti, con i commissari «Via», coordinati dal presidente Vernizzi. Il movimento, in rappresentanza degli oltre 4.400 cittadini che hanno firmato a sostegno delle osservazioni, ha dapprima chiarito il proprio ruolo di portavoce della volontà dei cittadini per poi lasciare la parola allo studio legale che supporta le sue iniziative, rappresentato dall'avvocato Barichello. «In sintesi», spiega Matteo Pontara, «sono state riprese le osservazioni già poste: mancata valutazione di altre soluzioni, illegittimità dell'atto per mancanza di disponibilità dell'area, mancanza di gara di affidamento, raggiro della normativa sulle escavazione di ghiaia. Inoltre sono state mostrate alla Commissione, e depositate, le immagini relative alla frana del 1989 che ha causato la distruzione dell'impermeabilizzazione della prima parte di discarica, sconosciuta ai più, e rispetto alla quale nessuno ha risposto se sia stato ripristinato lo strato protettivo». Le risposte da parte dei proponenti, Bordoni per il Comune di Pescantina e lo studio Dell'Acqua, non hanno soddisfatto chi ha presentato le osservazioni e probabilmente hanno posto qualche dubbio nella Commissione. «In particolare», aggiunge, «l'accenno a una integrazione del progetto, che sembrava già concordata da parte del Comune, ha colto di sorpresa il presidente della Commissione che ha più volte chiesto chiarimenti su questo punto: si tratta infatti di fermare l'iter e modificare i passaggi amministrativi». In precedenza, una delegazione del movimento era stata ricevuta dall'assessore regionale all'ecologia Maurizio Conte che ha confermato la disponibilità al dialogo con i cittadini e ha sottolineato le difficoltà da parte della politica nel trovare una corretta risposta tecnica e amministrativa alle criticità ambientali e sociali di progetti come quello di Ca' Filissine. Durante questo incontro, il movimento ha richiesto una garanzia di controllo pubblico sulle procedure messe in atto nel vigneto Ferrari. Conclude Pontara: «A questa seconda richiesta l'assessore Conte e il funzionario Vendrame hanno confermato che l'Arpav si stava attivando per procedere con controlli a campione sul 10 per cento delle analisi in corso. L'incontro ha confermato la volontà da parte dell'assessore di tener fede all'impegno preso sia nel primo incontro con i rappresentanti del movimento nell'ottobre 2011 che votando la deliberazione del Consiglio regionale, in cui si limita l'area di discarica ai confini attuali».
Lino Cattabianchi
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