
Arcipelago Scec potrebbe rientrare, insieme ad iniziative che coinvolgono i gruppi di acquisto solidale e collettivo, tra le azioni che l’assessorato alle politiche sociali del ns comune , dovrebbe mettere in atto a favore della comunità.
Per combattere la povertà e aumentare la circolazione di denaro all'interno del nostro territorio, sarebbe auspicabile sperimentare nuove forme di aiuto come i gruppi di acquisto collettivo e di acquisto solidale e la solidarietà che cammina, cosi detta " Arcipelago SCEC ".
L'interesse e il vantaggio, potrebbe essere tale da creare le condizioni per un processo virtuoso e di rafforzamento della produzione locale. Si potrerebbe per esempio applicare sconti ai servizi e/o alle merci in vendita nei negozi ( artigiani ), che aderiscono alla Solidarietà che cammina ( Arcipelago Scec ), favorire incrementandolo, gli acquisti solidali/collettivi , offrendo organizzazione e spazi ad hoc e coinvolgendo gli agricoltori locali nella commercializzazione dei loro prodotti ( mercati a KM ZERO ). In questo modo le famiglie vedrebbero addirittura aumentare il proprio potere d’acquisto invece che vederlo drasticamente ridotto come accade oggi .
Ma che cosa è e come funziona lo Scec ?
Facciamo un esempio concreto, e proviamo a spiegarlo con questa semplice storia:
Luca, un ragazzino di 14 anni, è stato mandato dalla madre a fare la spesa. Un chilo di peperoni, due di spinaci e una confezione di fragole. In tutto 10 euro. Il bambino però mostra gli SCEC. E il titolare del negozio si corregge: "Scusami allora sono 8 euro e 2 SCEC. Noi - spiega il negoziante - accettiamo il 20% del totale in SCEC". Ma c'è chi si fa pagare anche per il 15% o 10%, sempre da accompagnare all'euro.
"È un riduttore di prezzo che vale in tutti quegli esercizi che la riconoscono - spiega Pierluigi Paoletti, presidente di Arcipelago SCEC - Va sempre accompagnato all'euro. Il negoziante che lo accetta batte lo scontrino solo sul prezzo in euro". Un progetto senza fini di lucro come tengono a precisare dall'associazione: "Lo SCEC - sottolinea Paoletti - acquisisce valore quanto più elevato è il numero di persone che si associano". In questo modo il fruttivendolo che ha incassato la cartonota acquisterà la merce da quei fornitori che riconoscono lo SCEC. Oppure andrà in una pizzeria della capitale dove la cartonota è accettata.
" Questo anche per trattenere le risorse sul territorio a discapito della grande distribuzione che porta all'estero o fuori dal territorio i soldi incassati". A Roma, come nel resto d'Italia, questo progetto sembra riscontrare un certo gradimento. Vuoi la crisi o l'antipatia per l'euro, le adesioni della cartonota sono in ascesa. Nella capitale si contano 1323 soci di cui 238 ordinari. Questi ultimi rappresentano gli esercizi che si fanno pagare anche con lo SCEC. E si va dal fruttivendolo al medico, dal calzolaio al ristoratore.
Anche nel nostro territorio, stanno prendendo piede iniziative di Solidarietà che cammina.
Cosa sono e come funzionano i G.A.S. ( gruppi di acquisto solidale invece ) lo sappiamo bene, parte da Pescantina uno dei G.A.S tra i piu' attivi del ns territorio http://gaspescantina.wordpress.com/.
In conclusione lo SCEC e i G.A.S. insieme, per rovesciare la crisi a nostro favore.
Che ruolo dovrebbe avere il comune ? dovrebbe essere il volano che promuove l'iniziativa , favorendo per esempio, una scontistica sui servizi, come a Monteveglio in provincia di Bologna per esempio, dove lo sconto SCEC l’ha applicato alla bolletta della tarsu e al conto della mensa scolastica.
http://www.meetup.com/noi-pescantina
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