Cittadini veronesi e associazioni ambientaliste locali si stanno battendo per preservare Monte Cucco, collina che sorge a nord della città di Verona, nella Valpantena.

Dall’estate 2010 sono iniziati pesanti lavori di sbancamento ai piedi della collina, in un’area di grande valore storico, oltre che ambientale.

Il disboscamento, infatti, sta avvenendo proprio alle spalle del monastero di Sezano, che nel ‘400 fu sede dei monaci Olivetani e che dal 1838 è sede dei Padri Stimmatini.

L’area disboscata è destinata ad ospitare nuovi vitigni, di cui la zona è già ricca (si tratta dell’area di produzione delValpolicella D.O.C.). A dettare questo tipo di intervento tuttavia è sempre e solo un motivo: soldi.

E’ quanto denunciano le associazioni ambientaliste locali, spiegando inoltre come le colture vinicole rendono mediamente fino a tre volte di più delle altre colture. Non solo. Pare che ci sia un diffuso malcostume di carattere speculativo dietro questo genere di interventi. Le aziende che si occupano di trasformare aree boschive in terreni da destinare alla viticoltura, infatti, vendono gli stessi ad altre aziende del settore, creando così unmeccanismo di compravendita assai redditizio.
A preoccupare i cittadini e i padri stimmatini del monastero di Sezano ci sono anche timori legati al possibile dissesto idrogeologico. Quello dello smaltimento delle acque piovane è un problema che storicamente affligge la zona.
Quando l’area è interessata da abbondanti piogge, le strade di quel versante della collina si allagano facilmente. E da quando sono iniziati i lavori di disboscamento, sulle strade si riversano spesso anche fango e terriccio. Per i cittadini locali dunque, la paura di essere colpiti da frane e smottamenti è più che fondata.

Ecco perché circa settanta abitanti della frazione di Sezano hanno deciso di scrivere una lettera aperta al sindaco Tosi.

L’intervento dell’uomo ha già devastato in breve tempo ciò che la natura aveva consolidato in tanti anniMa si è ancora in tempo per fermare questo scempio.Facendo tesoro di tutte le catastrofi naturali figlie della sconsiderata selvaggia volontà di sottrarre terreni al bosco per consacrarli ad attività più redditizie. Per una volta, imparare dagli errori sarebbe un importante segnale di cambiamento. E di progresso.
Salviamo il Paesaggio – Comitato locale “Collina e montagna Veronese
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