venerdì 23 marzo 2012

Sandro Campagnola e SOS VALPOLICELLA




Alla fine dello scorso dicembre abbiamo buttato lì un’idea riferita alle amministrative del 2014. A chi fosse sfuggita, ecco in ordine i link delle pagine pubblicate.
Occupiamo-ci della Nostra Terra
Piacevolissimo imbarazzo
Stralci di mail

Proviamo ad andare avanti definendo insieme quali devono essere i principi ispiratori del Movimento. Della classe politica è ormai stato detto tutto. Delle piccole Caste che governano i Comuni della Valpolicella, anche. Butto giù degli spunti che devono semplicemente servire per iniziare a ragionare, per verificare come potrebbero essere meglio definiti, precisati, codificati.
Mi è stato suggerito da più parti che i Comuni da prendere in considerazione non sono 5 bensì 6; Pescantina, con quello che sta passando, pare debba essere inserita di diritto.

1 – Il Movimento SOS Valpolicella vuole porsi come alternativa alle elezioni amministrative del 2014. Non vuole creare “liste civiche” che nella realtà sono imbrogli messi in piedi da questo o quel partito per razzolare voti tra gli eterni indecisi. Non vuole nemmeno la “benedizione” di alcun partito. Vuole essere un modo diverso di partecipare all’ amministrazione del territorio, non con “professionisti” della politica, ma semplicemente con cittadini capaci di dedicare cinque anni (o dieci, ne dobbiamo discutere) della loro vita alla gestione del bene comune.


2 – Il ricambio è un elemento “fondamentale” perché lo spirito è quello di far passare quanti più cittadini da questa esperienza, sbarrando la strada a coloro che sono più interessati agli interessi personali che non a quelli della comunità. Deve essere cancellata la logica del “i primi 5 anni per imparare, i secondi 5 per diventare operativi”. I candidati Sindaci devono già alla prima elezione essere in grado di ricoprire la carica. Non può essere un mestiere che si impara sulla pelle dei cittadini.

3 – Poiché il Movimento SOS Valpolicella nasce per difendere questo territorio da speculazioni insensate, da nuove cementificazioni, dalla costruzione di nuove bretelle, gallerie, varianti, dallo sventramento sconsiderato di colline per far posto ai vigneti, gli aspiranti Sindaci e Consiglieri dovranno condividere in pieno questa impostazione, che è il motivo stesso della nascita del Movimento. Deve essere assolutamente interrotta la logica del “fare” a tutti i costi. In Valpolicella è già stato “fatto” anche troppo. Adesso rimane solo da salvare il salvabile, deve essere posta l’attenzione sul come vive la gente, sulla sua salute fisica e mentale, sulla sua protezione dagli agenti inquinanti, sulla possibilità di fruire al meglio dei servizi pubblici.

4 – Va assolutamente interrotta la logica per cui il Comune approva nuove lottizzazioni per incassare gli oneri di urbanizzazione e con questi costruire nuove strade, scuole, piazze, muri. E’ una logica folle, soprattutto pensando a quante sono le case invendute. Perché la Valpolicella dovrebbe diventare un quartiere di Verona? Per far lavorare le imprese edili che fanno lavorare squadre di moldavi e di romeni che inviano l’ottanta percento del loro guadagno nei paesi di origine?

5 – La Valpolicella ha bisogno di essere “disintossicata”, devono essere proposti altri modelli di sviluppo, devono essere creati posti di lavoro in una economia che rispetta le persone, l’ambiente, quanto di bello è ancora rimasto. Non è nemmeno un turismo enogastronomico che, da solo, può capovolgere l’attuale andamento dell’economia. Servono nuove idee di sviluppo, serve una cultura che valorizza l’unicità di questa Terra, servono eventi che sostengano e valorizzino ulteriormente il mondo del vino che è la locomotiva dello sviluppo economico.

Adesso andate avanti voi. Ripeto: quelli dichiarati qui sopra sono semplici spunti. Integrateli, modificateli, cancellateli, aggiungetene di nuovi. Il punto d’arrivo deve essere un documento condiviso da molte persone che intendono mettere, in questa iniziativa, tutta la PASSIONE di cui dispongono
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sandro.campagnola@gmail.com 


 www.noipescantina.it

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