mercoledì 15 febbraio 2012

Ca' Filissine, oggi a Venezia si riunisce la Via .

Il progetto di bonifica all'esame «La seconda falda acquifera non è toccata da inquinamento»

Il cammino della proposta di bonifica e messa in sicurezza di Ca' Filissine - rappresentato nel progetto elaborato dallo studio Dell'Acqua - approda a Venezia. Per oggi è convocata infatti la Commissione di valutazione di impatto ambientale che deve procedere all'esame della proposta, dopo quella già effettuata dalla Provincia. Intanto continuano le prese di posizione sull'argomento. «La falda acquifera non ha mai avuto problemi di inquinamento», risponde il Comune a Lorenzo Albi, presidente di Legambiente Verona, che aveva manifestato preoccupazione per lo stato attuale della falda in relazione alla discarica di Ca' Filissine. Spiega l'assessore all'Ambiente, Alfonso Marchesini: «Quanto detto da Albi, a proposito della discarica di Pescantina, necessita di precisazioni: innanzitutto l'Arpav, nella comunicazione del 17 ottobre 2011, ha parlato di grave compromissione della prima falda acquifera. Tale falda è da decenni inutilizzata per fini potabili, principalmente per la presenza di nitrati superiore alla norma, derivanti dall'agricoltura. Al contrario, la seconda falda, separata dalla prima da un continuo e consistente strato argilloso, in tutti questi anni non ha mai avuto problemi di inquinamento». «Inoltre», prosegue l'assessore, «i periti della Procura hanno suggerito azioni da porre in essere per la risoluzione del problema ambientale che sono state eseguite da Daneco spa. Tali azioni, tuttavia, non sono state sufficienti per eliminare l'anomalia chimica al piezometro M7, cioè la presenza di ammoniaca e di altre sostanze inquinanti, eliminazione di fatto richiesta dall'autorità giudiziaria per concedere il dissequestro dell'area. Si è arrivati così a un progetto risolutivo più radicale». Sulla parte svolta dal Comune in questo periodo di sequestro di Ca' Filissine, chiusa dall'agosto del 2006 per ordine della magistratura, Marchesini sottolinea: «Vi è stato quindi un cammino precedente alla presentazione del progetto al vaglio della Regione Veneto, che mirava ad evitare l'allargamento della bonifica alla sede della discarica attuale. Si ritengono le attività intraprese corrette e logiche. Quando poi si parla di conferire ancora in discarica rifiuti solidi urbani, sia pur selezionati a monte, si deve far molta attenzione sull'attuale richiesta di smaltimento di tali rifiuti e sul contenuto organico che inevitabilmente resterebbe in tale rifiuto». L.C.


 www.noipescantina.it

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