A sostegno della tesi, tutt’altro che generalista e nichilista, che i partiti politici sono tutti uguali, che gli uomini politici capaci e competenti sono come le mosche bianche, che l’importante è l’OCCUPAZIONE DEL POTERE, si inserisce la lettera che all’inizio di novembre Luca Zaia ha scritto ai Veneti. Di primo acchito potrebbe persino sembrare un atto originale, un desiderio inusuale di dialogo con i cittadini governati, un tentativo di usare un linguaggio diverso dal politichese. Quando parla del “come rifondare il rapporto tra uomo e natura” , Zaia dà l’impressione di essere stato finalmente folgorato sulla via di Damasco. Quando aggiunge “Tutti dobbiamo diventare corresponsabili delle nostre vite, della nostra casa, della nostra terra, del nostro ambiente, della natura che ci circonda” sembra il Presidente del WWF, sembra persino sincero.
Nella realtà, si è evidentemente fermato alla questione delle alluvioni, in particolare a quella di Genova che ha avuto un forte impatto emotivo (ma che passa nel giro di 4-5 giorni). La conclusione del “lacrime e sangue” ( anche lui!) e della raccomandazione di formare una comunità, rappresentano pura e semplice retorica.
C’è un passaggio, in particolare, che la dice lunga tra quello che Zaia pensa e quello che gli ha suggerito di dire il suo addetto stampa. In un contesto da mea culpa, si fa scappare un “Inascoltati dai mille comitati che nascono come funghi quando si vuol mettere mano a qualcosa”, che è in completo contrasto con gli “inascoltati” che precedono. E’ una vera chicca questa, come se i Comitati non fossero fatti di cittadini di Serie A, come se sorgessero come funghi solo per fare dispetto e “disturbare il manovratore”. Se ne deduce che Zaia e la sua Lega sono esattamente come tutti gli altri. Anzi si stanno affinando nell’arte di RACCONTARLA, del trattare gli elettori come pecore da blandire una volta ogni cinque anni, nel dimostrarsi sensibili quando le fortune elettorali si stanno platealmente affievolendo.
In Valpolicella, a proposito del come rifondare il rapporto tra uomo e natura, NON E’ ANCORA SUCCESSO NULLA. Si continua bellamente a costruire, gli speculatori vivono sempre troppo a contatto con gli amministratori, tutti riconoscono che se c’è stato un calo nell’edificare è solo per la crisi (sottintendendo che, appena passata, tutto ritornerà come prima). La Lega mi pare non abbia nessuna intenzione di “educare”, di proporsi come forza alternativa in grado di tracciare un futuro veramente nuovo. E’ un partito come tutti gli altri, è stata col Cavaliere per imparare i trucchi, ha diverse anime che scalpitano al suo interno, non sa assolutamente (adesso come adesso) che pesci pigliare. Occupa poltrone, moltiplica poltrone, ci assorda con i soliti slogan, cerca di imbambolarci con sfilze infinite di litanie. Quando non sa cosa rispondere, alza il dito medio.
Da due anni SalValpolicella ha raccolto 6.000 firme per un Parco della Valpolicella che dovrebbe dare un po’ di ordine all’edificazione selvaggia. Siccome non è una iniziativa partita dalla Casta e siccome non darebbe ai sindaci la libertà di manovrare come hanno fatto fino ad ora, eccola depositata in qualche cassetto in attesa che i topi se la mangino.
Questa è quella che vogliono continuare a spacciarci per DEMOCRAZIA. Non c’è bisogno che si disturbi ulteriormente Presidente Zaia; siamo abbastanza acculturati per aver capito tutto da un pezzo.
Sandro Campagnola(appartenente a quei Comitati che spuntano come funghi)
www.noipescantina.it
Nella realtà, si è evidentemente fermato alla questione delle alluvioni, in particolare a quella di Genova che ha avuto un forte impatto emotivo (ma che passa nel giro di 4-5 giorni). La conclusione del “lacrime e sangue” ( anche lui!) e della raccomandazione di formare una comunità, rappresentano pura e semplice retorica.
C’è un passaggio, in particolare, che la dice lunga tra quello che Zaia pensa e quello che gli ha suggerito di dire il suo addetto stampa. In un contesto da mea culpa, si fa scappare un “Inascoltati dai mille comitati che nascono come funghi quando si vuol mettere mano a qualcosa”, che è in completo contrasto con gli “inascoltati” che precedono. E’ una vera chicca questa, come se i Comitati non fossero fatti di cittadini di Serie A, come se sorgessero come funghi solo per fare dispetto e “disturbare il manovratore”. Se ne deduce che Zaia e la sua Lega sono esattamente come tutti gli altri. Anzi si stanno affinando nell’arte di RACCONTARLA, del trattare gli elettori come pecore da blandire una volta ogni cinque anni, nel dimostrarsi sensibili quando le fortune elettorali si stanno platealmente affievolendo.
In Valpolicella, a proposito del come rifondare il rapporto tra uomo e natura, NON E’ ANCORA SUCCESSO NULLA. Si continua bellamente a costruire, gli speculatori vivono sempre troppo a contatto con gli amministratori, tutti riconoscono che se c’è stato un calo nell’edificare è solo per la crisi (sottintendendo che, appena passata, tutto ritornerà come prima). La Lega mi pare non abbia nessuna intenzione di “educare”, di proporsi come forza alternativa in grado di tracciare un futuro veramente nuovo. E’ un partito come tutti gli altri, è stata col Cavaliere per imparare i trucchi, ha diverse anime che scalpitano al suo interno, non sa assolutamente (adesso come adesso) che pesci pigliare. Occupa poltrone, moltiplica poltrone, ci assorda con i soliti slogan, cerca di imbambolarci con sfilze infinite di litanie. Quando non sa cosa rispondere, alza il dito medio.
Da due anni SalValpolicella ha raccolto 6.000 firme per un Parco della Valpolicella che dovrebbe dare un po’ di ordine all’edificazione selvaggia. Siccome non è una iniziativa partita dalla Casta e siccome non darebbe ai sindaci la libertà di manovrare come hanno fatto fino ad ora, eccola depositata in qualche cassetto in attesa che i topi se la mangino.
Questa è quella che vogliono continuare a spacciarci per DEMOCRAZIA. Non c’è bisogno che si disturbi ulteriormente Presidente Zaia; siamo abbastanza acculturati per aver capito tutto da un pezzo.
Sandro Campagnola(appartenente a quei Comitati che spuntano come funghi)
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