lunedì 14 novembre 2011

Il Comune vende i suoi terreni per rimettere in sesto i conti





PESCANTINA. Scontro in Consiglio comunale sul bilancio consuntivo e sulle previsioni di spesa per il 2012 
Il sindaco: «Ripianiamo il disavanzo con le alienazioni e la farmacia» Mascanzoni: «Pagare le spese con entrate straordinarie? Non si può»

Tempo di vacche magre per i Comuni. Pescantina non fa eccezione e procede a decise alienazioni per ripianare i conti. Approvati in Consiglio il consuntivo 2010, il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e la salvaguardia degli equilibri del bilancio di previsione. La tensione fra maggioranza e opposizione è sfociata nella richiesta di un rinvio da parte del capogruppo Pd, Paola Zanolli «per mancanza di documentazione». «Non ci sono state nemmeno le 24 ore», ha sottolineato Lorenzo Mascanzoni, subentrato al dimissionario Francesco Testa e assessore al bilancio fino a ottobre.
Ma il termine ultimo per l'approvazione, che di solito è il 30 aprile, era stato fissato dalla Prefettura il 10 novembre. Dopo una sospensione tecnica, la richiesta delle minoranze è stata respinta. A quel punto Paola Zanolli ha chiesto che venisse data lettura integrale della relazione dei revisori dei conti: un'ora e venti il tempo impiegato dal neo assessore al bilancio Renato Veneri. Opposizioni compatte, con Simone Aliprandi della Lega nord in testa, a partire dalle conclusioni dei revisori che «non hanno espresso parere favorevole».
«C'è un disavanzo di altri 2 milioni», ha commentato il consigliere, «e ci sono 4 milioni di debiti. Stiamo pagando mutui senza fare le opere».
«I revisori sono nominati dalla politica», ha ribattuto il sindaco Alessandro Reggiani, «e sono espressione dell'opposizione. Quest'anno sono cambiate le condizioni: ripianiamo il disavanzo con le alienazioni delle aree di Ospedaletto, di via Moceniga e con la vendita della farmacia».
«Non si possono pagare le spese correnti con le entrate straordinarie», ha obiettato Mascanzoni, «se la vendita delle aree non avviene». La strategia del Comune viene così sintetizzata dall'assessore Veneri: «Al disavanzo di 2.090.463 euro si farà fronte con le dismissioni dell'area in via Vivaldi a Settimo per 60mila euro e con il fabbricato di via Are (ex Pavoni) per 140mila euro. Ad Ospedaletto si potranno introitare i proventi derivanti dalla cessione di volumi dell'area data in permuta a Villa Quaranta per 1,6 milioni di euro, oltre ad altri 301mila euro, sempre legati alla medesima operazione. Per quanto riguarda la salvaguardia degli equilibri di bilancio per il 2011 abbiamo operato per reperire fondi per far fronte alla sanzione di 328mila euro, causata dallo sforamento del Patto di stabilità del 2010. Per i debiti fuori bilancio di 469mila euro, principalmente dovuti al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, la soluzione è stata individuata sempre nella cessione di beni patrimoniali già in programma nell'esercizio corrente: un'area già alienata in via Brennero, un'area in via Risorgimento, un fabbricato già alienato a Arcé, porzioni di terreno nella piazza ex Fontana».
«Infine, è già stata approvata la transazione di vendita per 1 milione 150mila euro con Barbara Russo, socia di minoranza che gestisce la farmacia dall'apertura, a maggio 2008. L'atto notarile verrà sottoscritto a metà novembre. La cifra che il Comune introita è già stata iscritta nella previsione 2011: per 900mila euro nelle spese correnti; parte della somma restante andrà a riequilibrare il bilancio. Conclude Veneri: «Su queste premesse, per il 2012 si dovrà tener conto di una limitata capacità di entrate che imporrà un'altrettanto oculata gestione di spesa».
Lino Cattabianchi 



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