Pescantina. «Il progetto di Ca' Filissine va ridimensionato, limitato all'attuale area della discarica, puntando in primo luogo alla sua messa in sicurezza. Il contesto del vigneto Ferrari sarà preso in esame successivamente». E' questa la posizione dell'assessore regionale alla programmazione per la salvaguardia ambientale, Maurizio Conte che ieri ha ricevuto a Palazzo Ferro Fini, a Venezia, gli esponenti del movimento Ambiente & vita. La delegazione, che è già stata ricevuta dal presidente della Provincia di Verona, Giovanni Miozzi, ha fatto pervenire anche alla sede della Regione Veneto il pacchetto delle firme raccolte in merito al progetto di bonifica e messa in sicurezza della discarica di Ca' Filissine.
Spiega Franco Benedetti: «Le osservazioni e le istanze presentate dal movimento sono state condivise dall'assessore Maurizio Conte e dal consigliere regionale Andrea Bassi. Ci ha fatto piacere constatare che l'assessore Conte ha tenuto in grande considerazione l'aspetto della salute dei cittadini e della tutela del territorio, ponendo in secondo piano l'aspetto economico. I suggerimenti dell'assessore regionale all'ambiente indicherebbero all'amministrazione comunale di Pescantina di rivedere il progetto presentato, prima che un eventuale rigetto faccia ripartire l'iter daccapo, visto che la zona di Balconi è penalizzata da oltre vent'anni dalla presenza della discarica».
Della delegazione, oltre a Franco Benedetti, facevano parte per il movimento, Alessio Padovani e Alfonso Piran, accompagnati dal segretario della Lega nord di Pescantina, Simone Aliprandi, che ha fatto da tramite con gli esponenti della Lega in Regione.
Anche il consigliere regionale Andrea Bassi ha partecipato al'incontro tra la delegazione del movimento Ambiente & vita e la Regione. «Sono felice», spiega, «che l'assessore Maurizio Conte abbia condiviso la posizione che avevo già espresso e che ribadisco: il presentatore del progetto deve sospenderlo e riformularlo in modo da ridurlo drasticamente. Seguendo per filo e per segno i dettami del Comitato tecnico, che prevedeva un intervento che aveva, come unico obiettivo, la risoluzione del problema Ca' Filissine. Il vigneto Ferrari deve rimanere fuori dal progetto fino a quando, a seguito di indagini approfondite, non venga dimostrato inequivocabilmente che l'intervento sullo stesso è imprescindibile».
Bassi mette in chiaro: «Non si deve cadere nella logica: su Ca' Filissine c'è un problema e quindi intervengo perché sull'area Ferrari sospetto che ci sia un problema. Mi risulta che ci siano altre aree adiacenti che potrebbero essere fonte di problemi. E allora cosa facciamo? Andiamo, nel dubbio, ad intervenire pure su quelle?
«Attendiamo, comunque, le conclusioni del tavolo istituzionale convocato mercoledì prossimo dal Comune di Pescantina», conclude Bassi, «per discutere il problema di Ca' Filissine e del progetto. Con mio grande rammarico, ho appreso che a quell'incontro non sono stati coinvolti i rappresentanti della commissione discarica, nominata dal Consiglio comunale di Pescantina, e quelli del movimento Ambiente & vita. Abbiamo la fortuna di avere un movimento di persone responsabili che non dicono no a prescindere, ma che chiedono solo di poter discutere del problema di Ca' Filissine con scienza e coscienza. Se dialogo deve essere, come tutti auspicano, almeno ci siano tutti gli attori».
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