ATTO
Decisione 2005/370/CE del Consiglio, del 17 febbraio 2005, relativa alla firma, a nome della Comunità europea, della convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico al processo decisionale e l'accesso alla giustizia in materia ambientale.
SINTESI
Con questa decisione, la convenzione di Århus (firmata dalla Comunità europea e dai suoi Stati membri nel 1998) è stata approvata a nome della Comunità.
La convenzione, in vigore dal 30 ottobre 2001, parte dall'idea che un maggiore coinvolgimento e una più forte sensibilizzazione dei cittadini nei confronti dei problemi di tipo ambientale conduca ad un miglioramento della protezione dell'ambiente. Essa intende contribuire a salvaguardare il diritto di ogni individuo, delle generazioni attuali e di quelle future, di vivere in un ambiente atto ad assicurare la sua salute e il suo benessere.
Per raggiungere tale obiettivo, la convenzione propone di intervenire in tre settori:
- assicurare l'accesso del pubblico alle informazioni sull'ambiente detenute dalle autorità pubbliche;
- favorire la partecipazione dei cittadini alle attività decisionali aventi effetti sull'ambiente;
- estendere le condizioni per l'accesso alla giustizia in materia ambientale;
Le parti della convenzione si impegnano ad applicare le disposizioni elencate e devono quindi:
- adottare le misure legislative, regolamentari o le altre misure necessarie;
- permettere ai funzionari e alle autorità pubbliche di fornire assistenza e orientamento ai cittadini, agevolandone l'accesso alle informazioni, la partecipazione ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia;
- promuovere l'educazione ecologica dei cittadini e aumentare la loro consapevolezza dei problemi ambientali;
- riconoscere e sostenere le associazioni, i gruppi o le organizzazioni aventi come obiettivo la protezione dell'ambiente.
- Accesso del pubblico alle informazioni in materia ambientale
- La convenzione prevede diritti ed obblighi precisi in materia di accesso all'informazione, concernenti in particolare i tempi di trasmissione e i motivi di cui dispongono le autorità pubbliche per rifiutare l'accesso a determinati tipi di informazione.
Il rifiuto è ammesso in tre casi:
- se l'autorità pubblica non è in possesso dell'informazione richiesta;
- se la richiesta è manifestamente abusiva o formulata in modo troppo generico;
- se la richiesta concerne documenti in corso di elaborazione.
Accesso alla giustizia in materia ambientale
In materia di accesso alla giustizia, i cittadini potranno ricorrere alla giustizia in condizioni adeguate, nel quadro della legislazione nazionale, qualora essi ritengano violati i propri diritti in materia di accesso all'informazione (richiesta di informazione non presa in considerazione, respinta abusivamente o presa in considerazione in modo insufficiente).
L'accesso alla giustizia è garantito anche nel caso di violazione della procedura di partecipazione prevista dalla convenzione. Inoltre l'accesso alla giustizia è ammesso per la composizione delle controversie relative ad azioni o ad omissioni di privati o di autorità pubbliche che infrangono le disposizioni legislative ambientali nazionali.
http://europa.eu/legislation_summaries/environment/general_provisions/l28056_it.htm
Sembra chiaro che, stante la legge in vigore dal 2005, i diritti dei cittadini e l'obbligo da parte degli amministratori di informare e rendere pubblici i progetti, e coinvolgere la popolazione su una questione come la Bonifica dell'area di ca' filissine, non sia stato rispettato.
I cittadini si trovano ad avere " il coltello dalla parte del manico " ed in sede giudiziaria, potrebbero far valere i loro diritti ( non diritti ). Riteniamo vi siano gli estremi per avviare una class action.
Sembra chiaro che, stante la legge in vigore dal 2005, i diritti dei cittadini e l'obbligo da parte degli amministratori di informare e rendere pubblici i progetti, e coinvolgere la popolazione su una questione come la Bonifica dell'area di ca' filissine, non sia stato rispettato.
I cittadini si trovano ad avere " il coltello dalla parte del manico " ed in sede giudiziaria, potrebbero far valere i loro diritti ( non diritti ). Riteniamo vi siano gli estremi per avviare una class action.
www.noipescantina.it
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