venerdì 19 agosto 2011

SANT’ANNA D’ALFAEDO IL COMUNE “GRUVIERA” D’ITALIA CON 76 CAVE ATTIVE SUL PROPRIO TERRITORIO


Legambiente: “Subito regole per fermare la svendita del territorio e canoni adeguati.  Come in Europa, si può ridurre le cave puntando sul riciclo degli inerti”

Mentre si discute di una durissima manovra economica è incredibile che nessuno s’interessi dell’attività estrattiva, un settore dove i guadagni sono miliardari a fronte di pochi euro lasciati al territorio. Perfino in un periodo di crisi dell’edilizia, l’Italia, con oltre 34 milioni di tonnellate e una media di 565 chili per ogni cittadino, continua a detenere un vero e proprio primato europeo nel consumo di cemento. Solo nel 2010 dalle 5.736 mila cave attive nel Bel Paese sono stati estratti quasi 90 milioni di metri cubi di inerti di cui circa la metà (43 milioni di metri cubi) in Lombardia, Lazio e Piemonte. Una ferita rilevantissima al paesaggio che riguarda 2.240 Comuni, a cui vanno aggiunte più di 13mila cave dismesse nelle regioni in cui esiste un monitoraggio, che arrivano facilmente a 15mila sommando quelle abbandonate di Calabria, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia.



 www.noipescantina.it

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