CORRIERE DI VERONA— Non sarebbero più 180 ma 55 le piante destinate ad essere abbattute all'ex caserma Passalacqua per fare spazio al nuovo progetto che prevede un campus, appartamenti, impianti sportivi un grande parco urbano. E nell'elenco degli alberi la cui sorte è segnata non ce ne sarebbero di pregio. Verrebbero infatti risparmiati platani, cipressi neri, pini e magnolie quasi secolari e dalle chiome spettacolari. Ad assicurare l'«happy end» sulla querelle che da giorni tiene banco su Facebook, con oltre 500 tra cittadini e associazioni mobilitati per salvare le piante della Passalacqua, è Franco Dusi, del Pd, che garantisce di essere in possesso di fonti di prima mano su un dietrofront» rispetto al piano originario. Comune e proprietà, spiega, avrebbero concordato un cambiamento nel progetto definitivo, in fase di revisione, con un taglio limitato alla parte che va assolutamente liberata per far sorgere le nuove cubature, vale a dire il progetto di edilizia residenziale. Tutte le piante confinanti con le mura, invece, sarebbero salve. Stasera alle 20, in piazza Bra, ci sarà un flash mob, con una tromba che suonerà il silenzio e una voce che reciterà il nome di tutti gli alberi destinati a cadere.
www.noipescantina.it
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