E' stato presentato dalla Corte dei Conti, un documento serio, come pochi ultimamente sono presentati in ITALIA. Oserei dire epocale, perchè in grado di cambiare il pensiero, il costume e la società per la prossima generazione ( 20-25 anni ) e i nostri !.
Dice che, con le nuove regole europee di riduzione del debito pubblico approvate pochi mesi fa (con sanzioni pesanti automatiche e espulsione dall'Euro), l'Italia dovrà passare dal 120% di debito pubblico/pil attuale al 60-70% al 2034. Ovvero riduzione del debito pubblico al ritmo di tre punti di Pil all'anno, per 22 anni. Ovvero: una stangata da 30-40 miliardi ogni dodici mesi. Meno spese, più entrate dello Stato. Via le aziende pubbliche vendibili, downsizing delle amministrazioni (si spera anche Province), tagli sui servizi, patrimoniali, lotta dura all'evasione, e così via. E' già tutto scritto in queste cifre, decise a Bruxelles e Francoforte.
In pratica: 22 anni di lacrime e sangue (a meno di non crescere a velocità doppia, ma con l'attuale governo non ci crede più nessuno). Questi prossimi 23 anni per ottenere la chiusura dello sciagurato capitolo storico apertosi con Bettino Craxi (e Giulio Andreotti) nel 1980-92. Da cui non siamo mai usciti, nonostante i Ciampi, i Prodi, i Padoa Schioppa, Silvio Berlusconi.
Dice che, con le nuove regole europee di riduzione del debito pubblico approvate pochi mesi fa (con sanzioni pesanti automatiche e espulsione dall'Euro), l'Italia dovrà passare dal 120% di debito pubblico/pil attuale al 60-70% al 2034. Ovvero riduzione del debito pubblico al ritmo di tre punti di Pil all'anno, per 22 anni. Ovvero: una stangata da 30-40 miliardi ogni dodici mesi. Meno spese, più entrate dello Stato. Via le aziende pubbliche vendibili, downsizing delle amministrazioni (si spera anche Province), tagli sui servizi, patrimoniali, lotta dura all'evasione, e così via. E' già tutto scritto in queste cifre, decise a Bruxelles e Francoforte.
In pratica: 22 anni di lacrime e sangue (a meno di non crescere a velocità doppia, ma con l'attuale governo non ci crede più nessuno). Questi prossimi 23 anni per ottenere la chiusura dello sciagurato capitolo storico apertosi con Bettino Craxi (e Giulio Andreotti) nel 1980-92. Da cui non siamo mai usciti, nonostante i Ciampi, i Prodi, i Padoa Schioppa, Silvio Berlusconi.
Facciamo tesoro di queste valutazioni e valutiamo sempre e criticamente chi amministra i nostri SOLDI !
www.noipescantina.it
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